Oltre le aspettative il numero record di presenze per questa 49ma edizione del Vinitaly di Verona.
La speranza, anzi la certezza che si facessero molte più presenze rispetto agli scorsi anni era comunque nell’aria.
I notevoli investimenti nella promozione, nell’incoming e nelle proficue collaborazioni lasciavano ben sperare che questa fosse una notevole annata, proprio come un buon vino, in vista soprattutto dell’EXPO di Milano.
Ben il 34% in più in termini di investimento in tal senso danno la misura dell’importanza che la fiera di Verona dà alla comunicazione ed alle partnership, ricordiamo quella con il Ministero dello sviluppo economico, con l’agenzia ICE e con il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Cresciuta la presenza dei buyers stranieri, fondamentale per poter commercializzare il vino italiano nel mondo, ma il record vero e proprio è rappresentato dai 150mila visitatori da tutti i continenti.
Nuovi curiosi enoappassionati si avvicinano anche dall’estremo est del mondo, Thailandia, Malesia, Singapore e Vietnam, paesi emergenti che sono stuzzicati dalla materia vino. Alcuni nuovi paesi si affacciano al Vinitaly anche dal continente africano, come ad esempio Camerun e Mozambico.
Stati Uniti e Canada si confermano i padroni assoluti tra i paesi extraeuropei, essi infatti rappresentando il 20% dei visitatori esteri, che quest’anno sono stati ben 55mila. Di questi, il 25% sono dell’area di lingua tedesca, Austria, Svizzera e Germania. Regno unito al terzo posto con il 10%. In crescita Francia, così come Polonia e Romania. L’unica in controtendenza, per i noti problemi geopolitici, è la Russia, che ha fatto registrare un calo nelle presenze. Gli espositori, sereni e soddisfatti, hanno commentato con fiducia l’impegno che Vinitaly ha speso per cercare di portare a Verona più buyers possibili e sempre più visitatori di qualità. Il merito va anche alla nuova profilazione dei visitatori ed alla loro registrazione. Un data base ricco di contatti, sempre più selezionati, che potrà essere utilizzato per le successive iniziative. Il 49mo Vinitaly vede un particolare ritorno di ottimismo da parte degli operatori italiani, sia del canale horeca che della Gdo. Un 2015 che ha visto la fiera del vino più importante al mondo visitata da operatori professionali di ben 140 paesi, 20 in più rispetto alla precedente edizione e 2.600 giornalisti da 46 nazioni.
Grandi numeri che lasciano ben sperare per il vino italiano e per l’EXPO, che ormai bussa alla porta.