Una ricetta semplice e leggera, ottima come antipasto o secondo piatto
Cottura a vapore e pochi minuti di gratinatura al forno per una ricetta che esalta il gusto deciso della melanzana e quello dolce del cavolfiore. Un connubio perfetto per un piatto valido in diverse occasioni.
Ingredienti
Ingredienti per 2 persone
- 1 melanzana dalla buccia viola grande
- 1/2 cavolfiore bianco
- 1 uovo
- 4 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
- pangrattato o mollica di pane q.b.
- olio extravergine d’oliva
- sale
- pepe
- coriandolo
Procedimento
Tagliate in quattro la melanzana e mettetela sotto sale per una mezz’ora (in modo da ridurre il tipico sapore amaro) poi asciugatela, mettetela sulla teglia con la carta da forno e infornatela con la buccia per 15 minuti a 180-200 gradi. Ora cuocete il cavolfiore a vapore per 15 minuti, tagliatelo finemente e mettetelo in una terrina insieme a sale, pepe, olio d’oliva, coriandolo, uovo e pangrattato, in modo da ottenere quello che sarà il ripieno della nostra melanzana. Dopo aver tirato la melanzana fuori dal forno, tagliate a fettine la polpa, aggiungete un po’ d’olio e sistemate il ripieno. Dopo una ventina di minuti in forno a 180 gradi il vostro piatto sarà pronto e potrete condirlo a piacimento. Servite due barchette a persona accompagnate da una insalatina di finocchi e mandorle tostate.
La nutrizionista Lorenza Tiberii
“Visto che in precedenza abbiamo già parlato dei cavoli, oggi parleremo delle melanzane, alla base di questa ricetta. Molte sono le qualità di questo ortaggio: oltre al colore, che può variare dal bianco al viola scuro, le melanzane si differenziano per la forma, che può essere ovale, tonda o allungata. Vanno consumate previa cottura perché, appartenendo alla categoria delle solanacee, contengono solanina, che è una sostanza che può provocare effetti molto fastidiosi, drasticamente ridotti con la cottura. Le melanzane sono particolarmente ricche in potassio e questo conferisce loro discrete proprietà diuretiche e depurative, inoltre contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue poiché stimolano la produzione della bile, che è una sostanza prodotta dal nostro corpo per metabolizzare appunto i grassi. La polpa dell’ortaggio contiene delle sostanze amare chiamate tannini, che sono in grado di neutralizzare i radicali liberi, molecole che danneggiano i nostri tessuti invecchiandoli.
Due curiosità a proposito della melanzana: la prima è che quando la cuciniamo non dobbiamo eccedere con i condimenti, vista la sua eccellente capacità di assorbire i grassi durante la cottura; la seconda è che quando la acquistiamo, dobbiamo fare attenzione al picciolo (di un bel colore verde e senza parti secche) che deve essere bene attaccato all’ortaggio e la superficie della melanzana deve essere liscia e tesa. Una volta acquistata può essere conservata in frigo per circa quattro/cinque giorni, ma non va mai tolto il picciolo, perché questo contribuisce a mantenerne più a lungo la freschezza”.
Il sommelier Francesco Properzi Curti
“Il piatto appena presentato è particolarmente saporito e gustoso. Le melanzane e i cavolfiori dal gusto deciso e intenso, sprigionano insieme alla mollica di pane una gradevolissima tendenza dolce che si accosta magnificamente alla croccantezza della gratinatura al forno. Un piatto piacevolmente profumato grazie alla persistenza del parmigiano e alla speziatura del pepe e del coriandolo. In questo caso vedo molto bene l’abbinamento con il Cerasuolo d’Abruzzo DOC Quattro Venti della cantina Torri di Torano Nuovo, che è fresco, morbido, abbastanza intenso e persistente”.